L’orgasmo
Meston descrive l’orgasmo come una variabile e transitorio picco di piacere intenso che crea uno stato alterato di coscienza , di solito accompagnato da involontarie contrazioni ritmiche della muscolatura della pelvi con concomitanti contrazioni vaginali, uterine e anali.
In termini fisiologici, l’orgasmo femminile è un fenomeno neuromuscolare attivato da stimoli genitali, somatici e mentali, accompagnato da una percezione centrale giudicata piacevole dalla corteccia. (Meston CM et al. Women’s orgasm. Annu Rev Sex Res 2004, 15:173-275).
Secondo il modello psiconeuroendocrino nel momento in cui si generano gli stimoli sensoriali questi vengono elaborati e trasmessi in via afferente nel sistema nervoso centrale fino a raggiungere i centri sottocorticali e neocorticali dove vengono percepiti e interpretati a livello delle cortecce associative quali la convergenza limbica, prefrontale e la parietotemporale.
Successivamente gli stimoli sensoriali sono valutati nell’ippocampo sorte di banche dati delle pregresse esperienze sensoriali. La successiva risposta cognitiva comportamentale viene gestita sia dall’amigdala sia dall’ipotalamo che coordinano l’espressione comportamentale degli stati emozionali.
Nota: i farmaci che aumentano l’attività dopaminergica attivano l’eccitazione e facilitano l’orgasmo mentre quelli che aumentano l’attività seratonergica deprimono l’eccitazione e inibiscono l’orgasmo.
La vagina a riposo è un tubo collassato rivestito da strati di muscolo liscio , ancorata a un letto di potenti muscoli volontari striati (diaframma pelvico) che consiste nel muscolo pubo coccigeo e ilio coccigeo; il muscolo pubo coccigeo ha fibre che si inseriscono nella muscolatura liscia, involontaria.
Le contrazioni vaginali registrate da Master e Johnson iniziano circa 2-4 secondi dopo la percezione da parte della donna dell’inizio dell’orgasmo dovuto all’attivazione dei muscoli striati circumvaginali bulbo-spongioso e ischio-cavernoso che si contraggono ogni 0,8 secondi a ripetizione.queste contrazioni comprimono il terzo esterno della vagina e contribuiscono in maniera sostanziale alla formazione della piattaforma orgasmica che corrisponde a un’area di vaso congestione vulvo vaginale che , striandosi e tendendosi, porta una serie di movimenti involontari fino all’orgasmo.Le contrazioni uterine si verificano solo durante l’orgasmo dovute all’innervazione noradrenergica uterina che permette all’ossitocina di vincere l’azione inibente del peptide vasoattivo intestinale sull’attività contrattile uterina.Le contrazioni volontarie dello sfintere anale possono verificarsi durante l’eccitazione sessuale e sono talvolta usate dalle donne per migliorare l’eccitazione; nonostante questo le contrazioni volontarie dell’ano si verificano solo durante l’orgasmo.La frequenza di 8-13 Hz sembra specifica per raggiungere l’orgasmo.
(Van Netten JJ et al. 8-13 Hz fluctuations in rectal pressure are an objective marker of clitorally induced orgasm in women. Arch Sex Behav 2008, 37: 279-285)
TIPOLOGIE DI ORGASMI FEMMINILI
Clitorideo, vaginale, cervicale, anale, mentale, della stimolazione del capezzolo, non hanno evidenze scientifiche. Tuttavia non ci sono controversie nell’attribuire al clitoride esterno e interno il ruolo di organo fondamentale per il raggiungimento dell’orgasmo femminile.
(Kinsey AC et al. Il comportamento sessuale della donna. Bompiani, Milano, 1958)
Master WH, Johnson VE. L’atto sessuale nell’uomo e nella donna. Feltrinelli, Milano 1967)
– Un’altra parte determinante all’orgasmo sono le zone sulla parete vaginale anteriore che se stimolate portano all’orgasmo, risultando più ricche di fibre nervose rispetto a quelle prossimali.
Alzate H, Londono ML. Vaginal erotic sensitivity. J Sex Maritalò Ther 1984, 10:49-56
– Il riflesso vagino-cavernoso che aumenta la contrazione con l’entità del turgore vaginale, aumentando così il contatto tra la AVW (anterior Vagina Wall) e il clitoride interno e producendo il VAO, amplificato delle contrazioni perineali e dagli eventi vasomotori che si verificano nel caso della stimolazione erotica.
(Buisson O, Foldes P, Jannini EA, Mimoun S. Coitus as revealed by ultrasound in one volunteer couple. J Sex Med 2010, 7:2750-2754)
I disturbi dell’orgasmo sono legati a diverse cause che possiamo dividere in :
- fattori di rischio,
- cause e concause di natura biologica,
- intrapsichica e relazionale.
- Fattori biologici
- funzione tiroidea,
- sindrome depressiva,
- presenza di malattie generali dismetaboliche come il diabete mellito,
- patologie vascolari,
- fumo, aterosclerosi ipertensione,
- patologie neurologiche tipo sclerosi multipla,
- traumi midollari,
- eventuali cicatrici rituali, esiti post traumatici da clitoride esterno,
- ormoni sessuali androgeni estrogeni, la cui carenza riflette sulla componente vascolare/neuronale/muscolare, necessaria al raggiungimento della piattaforma orgasmica. La
- carenza androgenica può determinare una riduzione della responsività della componente muscolare liscia dei corpi cavernosi clitoridei.
Ogni area della sessualità umana ha tre componenti fondamentali:
biologica, psicologica e culturale.
ciascuna di esse può rappresentare, da sola o in sinergia con le altre due, l’elemento che determina la comparsa o il mantenimento del disturbo sessuale.
I fattori culturali, in particolare, possono avere un peso determinante e “spiazzare” molte nostre convinzioni:
La mancanza di orgasmo (anorgasmia) può rappresentare, per una donna, una “ferita” per la sua identità sessuale, che la porta a sentirsi meno donna, ma può tradursi anche in una penalizzazione per il partner con il rischio che la relazione di coppia, poco per volta, si deteriori.
I Disturbi dell’Orgasmo Femminile
l’orgasmo può essere completamente assente o anche solo ritardato, nonostante vi sia una fase di eccitazione sessuale normale.
L’orgasmo, in effetti, è sostanzialmente un riflesso neuro-muscolare, discontinuo rispetto all’esperienza dell’eccitazione, che si manifesta come una serie di contrazioni muscolari (da 3 a 12) ritmiche (circa una ogni 0,8 secondi) e involontarie.
L’orgasmo è, soprattutto, un piacere che produce sensazioni, emozioni e fantasie. La parte mentale è di fondamentale importanza rispetto a quelle neuro-muscolari, dove le contrazioni sono principalmente a carico della piattaforma orgasmica (terzo esterno della vagina), della muscolatura perineale e dell’utero.
L’anorgasmia può essere primitiva, secondaria, casuale.
E’ primitiva o primaria quando una donna non ha mai avuto un orgasmo;
secondaria quando c’è perdita della capacità di avere orgasmo; casuale, quando è dovuta a circostanze occasionali.
La capacità di avere orgasmi è ritenuta da molte donne un segno di maturità e competenza sessuali.
L’incapacità di raggiungere l’orgasmo, invece, è considerata talora come prova di inadeguatezza, provare tristezza, angoscia depressiva, frustrazione, stizza, senso di colpa .
Altre donne possono non considerare la loro anorgasmia come una importante disfunzione e, quindi accettano come appropriata la loro modesta risposta ritenendo sufficiente altre compensazioni del comportamento sessuale (abbracciare, accarezzare, procurare gratificazione al partner).